Macondo - centro specialistico per minori inseriti nel circuito del penale e a rischio di dipendenza

Macondo - centro specialistico per minori inseriti nel circuito del penale e a rischio di dipendenza

IL PROGETTO È CONCLUSO

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Il centro specialistico per minori Macondo, è un servizio residenziale che ospita un massimo di 8 minori ambosessi, consumatori di sostanze, inseriti nel circuito penale. L’intervento prevede la formulazione di percorsi psicoeducativi individuali mirati a trasformare l’esperienza penale in opportunità di ripensamento e cambiamento.
L’intervento si articola su piani differenti.
Sviluppo, a partire dalla risignificazione del reato, di uno specifico percorso di educazione alla legalità. Sviluppo di un progetto terapeutico individuale che, a partire da una valutazione clinica multidisciplinare, tenga conto di un quadro complessivo, prevedendo l’adeguato supporto medico.
Trattamento psicopedagogico, finalizzato alla riattivazione e valorizzazione delle risorse relazionali familiari e sociali, di cui l’adolescente dispone.
Attivazione della rete territoriale anche al fine della definizione, al termine della residenzialità, di un progetto di presa in carico dei servizi e di follow up.
APPROFONDISCI
NOME DEL PROGETTO

MACONDO. Centro specialistico per minori inseriti nel circuito penale e a rischio di dipendenza
DESTINATARI
Destinatari diretti sono i minori inseriti nel circuito penale e a rischio di dipendenza. Destinatari indiretti sono le famiglie degli utenti e gli stessi servizi del territorio che possono avvalersi di una importante risorsa aggiuntiva nel trattare problematiche complesse di abuso e violazione delle leggi penali
MODALITA DI FINANZIAMENTO
Fondo Nazionale Lotta alla Droga-Regione Lazio, anno 2011-2012
TERRITORIO DI INTERVENTO
Il Centro è situato all’interno del comprensorio del Santa Maria della Pietà e ospita minori da tutto il territorio regionale
BREVE STORIA
“Macondo” è un centro specialistico residenziale che si rivolge a minori ambosessi, italiani e stranieri, coinvolti nel circuito penale e a rischio di dipendenza.
Qui la particolarità del centro che lo definisce innovativo e sperimentale. Infatti, nel territorio di Roma già esistono centri specialistici per minori coinvolti nel circuito penale che, pur trovandosi a trattare con minori che abusano di sostanze, non hanno però uno specifico mandato e competenze a riguardo come invece l’ha questo nuovo centro.
Il progetto è finanziato dalla Regione Lazio e gestito da un partenariato: ASL RMA, Cooperativa Parsec, Cooperativa Il Cammino.
Ha la durata di 21 mesi a partire dal 29/05/2011.
OBBIETTIVI
L’intervento risponde alla carenza di centri specialistici per minori coinvolti nel circuito penale e con problematiche di abuso di sostanze psicotrope.
Obiettivo generale è l’articolazione di percorsi terapeutici individuali che favoriscano l’autonomia e il reiserimento sociale, scolastico e lavorativo dei  giovani ospiti.
L’insieme delle azioni mira a:
• Sviluppo, a partire dalla risignificazione del reato e del consumo di sostanze, di uno specifico percorso di educazione alla legalità.
• Sviluppo di un progetto terapeutico individuale a partire da una valutazione clinica multidisciplinare.
• Sviluppo, riattivazione e valorizzazione delle risorse relazionali e familiari di cui l’adolescente dispone.
• Attivazione della rete territoriale dei servizi al fine della definizione, al termine della residenzialità, di un progetto di presa in carico dei servizi e di follow up.
Agli obiettivi inerenti l’intervento specifico sui minori, si aggiungono la formazione del personale e la diffusione dei risultati, che assumono particolare rilievo in un servizio sperimentale e innovativo, quale è quello proposto.
METODOLOGIA DI INTERVENTO
L’intervento, pur occupandosi specificatamente delle questioni legate al comportamento deviante e di consumo di sostanze, mira ad una presa in carico complessa e complessiva di ogni ospite, a partire dalla considerazione della criticità della fase adolescenziale, fase in cui l’individuo - con la specificità del suo vissuto sociale e familiare - è chiamato a ricostruire l’immagine di sé ed a confrontarsi con le richieste del divenire adulto.
In questo quadro, l’intervento terapeutico ed eventualmente farmacologico, viene inserito in un ampio discorso educativo, di accoglienza e contenimento, considerando il comportamento di consumo e di devianza come manifestazione di una domanda che va tradotta e quindi restituita all’adolescente stesso.
Il contesto comunitario e il rapporto tra i minori e l’equipe di lavoro sono la trama su cui si costruisce l’intervento: l’equipe fornisce al ragazzo quell’esperienza di rispecchiamento che nella sua vita è stata assente o fallimentare, offrendo modelli/ruoli sui quali poter investire e identificarsi ponendosi sempre come adulti affidabili; il “contenitore” residenziale, offre quotidianamente elementi e dinamiche utili alla rilettura del proprio comportamento secondo la chiave del “come se”.
STRUMENTI E ATTIVITÀ
A ciascun ospite viene fatta una valutazione clinica multidisciplinare attraverso
• Consulenza medica
• Consulenza psicologica
• Somministrazione test (è prevista una collaborazione con l’Università di Medicina e Psicologia)
per la valutazione dei comportamenti a rischio legati al consumo di sostanze, IDTS
per la valutazione neuropsicologica, MATRICI PROGRESSIVE DI RAVEN e TEST DI RBANS
per la valutazione della personalità, SWAP-A e TCI
• Colloqui con le famiglie
Le attività mirano a trasformare il provvedimento penale in opportunità di cambiamento.
Vengono svolti:
• Moduli formativi gruppali e esperienze psicopedagogiche per l’apprendimento delle competenze sociali. Durante tali attività ciascun ospiste ha la possibilità di proiettare in esperienze esterne ludico-animative e interattive i propri pensieri e sentimenti; attraverso la mediazione del “gioco”, l’adolescente fa esperienza diretta di espressione, cooperazione, socializzazione e apprendimento. In particolare si lavora su temi specifici quali:
le emozioni (il riconoscimento e l’espressione emotiva, sentimenti, sensazioni, emozioni)
le relazioni (l’affettività, la sessualità, l’empatia, il riconoscimento dell’altro, la comunicazione, la gestione dei conflitti, la mediazioni, la fiducia)
l’espressione di sé (l’assertività, l’autostima, la responsabilità, i bisogni, i desideri, l’autoaffermazione, la consapevolezza di sé, il problem solving)
il cambiamento
i comportamenti prosociali (educazione alla legalità)
i comportamenti a rischio (uso e consumo di sostanze)
la famiglia
la progettualità
la salute
l’alimentazione
• Inserimento in percorsi di formazione scolastica
• Inserimento in percorsi di formazione lavorativa
• Inserimento in percorsi lavorativi
• Laboratori volti ad affermare tanto la condivisione quanto la creatività. Nello specifico vengono proposte attività quali: fotografia, cineforum, costruzione di cortometraggi, redazione di un giornalino.
• Gruppi di confronto a tema libero
Laddove possibile, vengono proposti percorsi di sostegno alla genitorialità. Il progetto si propone infatti la ricostruzione di rapporti famigliari funzionali al reinserimento sociale dell’adolescente. Vengono svolti colloqui di consulenza con il genitore e/o con la coppia e, se si ravvisa l’opportunità, con l’intero nucleo.
Si cerca di attivare un processo di significazione di ruoli e funzioni al fine di accompagnare il nucleo all’interno di un percorso che lo aiuti a costruirne, se necessario, delle alternative
RETE E TERRITORIO
Il centro opera in  stretto contatto con tutti i servizi del Centro Giustizia Minorile: Centri di Prima Accoglienza, Istituti Penitenziari, Uffici Servizi Sociali Minori, Comunità e Centri del Privato Sociale. Ci sono continui scambi con i Tribunali per i Minorenni, i Servizi Territoriali e, in particolare, con i Servizi Pubblici per le Tossicodipendenze.
CONTATTI E PROCEDURE PER L’ACCESSO
Tel. 06.68352812-3894254961
e-mail  info@cooperativaparsec.it; centro.macondo@libero.it
I Servizi coinvolti (CPA, IPM, Centro Giustizia MinorileTribunale, ASL RME/RMD, Comunità), possono contattare il numero 3476559930 o inviare una emali a centro.macondo@libero.it per concertare con gli operatori del servizio tempi  e modalità di ingresso nel centro. Laddove possibile, si attiva un contatto con il ragazzo prima dell’ingresso in modo da facilitarlo nel passaggio da un servizio all’altro. Grande cura viene data a questa fase attraverso un significativo passaggio di informazioni con le strutture invianti in modo da garantire la continuità del trattamento.
STRUTTURA ORGANIZZATIVA
L’equipe della Comunità interviene secondo una modalità di lavoro condivisa ed integrata e si avvale delle competenze professionali di psicoterapeuti, psicologi e operatori sociali.
È composta da 3 responsabili, 1 coordinatore, 1 project manager,  8 operatori, 1 supervisore, 1 medico, 1 infermiere e consulenti per la formazione e valutazione.
VALUTAZIONE
Il progetto si avvale sia di una valutazione interna, di processo e di esito, condotta da un valutatore esterno, sia di una valutazione esterna condotta dal Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale, che ha il mandato di  svolgere la valutazione di sistema delle attività svolte nell’ambito dei progetti finanziati con il Fondo Nazionale Lotta alla Droga.

LE NOSTRE AREE D'INTERVENTO

  • Dipendenze
  • Prostituzione e tratta
  • Prevenzione e giovani

Sistema di Gestione della Qualità UNI EN ISO 9001:2008

Sistema di Gestione della Qualità UNI EN ISO 9001:2015